NUROFENTEEN 12 COMPRESSE ORODISPERSIBILI AL LIMONE DA 200 MG
Descrizione
Nurofenteen 200 mg Compresse Orodispersibili al Limone
Descrizione del Prodotto
Nurofenteen 200 mg Compresse Orodispersibili al Limone è un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS) appartenente alla categoria dei derivati dell’acido propionico. Formulato con 200 mg di ibuprofene per compressa, è indicato per il trattamento sintomatico di dolori lievi o moderati come mal di testa, mal di denti, dolori mestruali e febbre. La formulazione orodispersibile consente una rapida assunzione senza acqua, rendendolo pratico e adatto anche in mobilità.
Principio Attivo e Eccipienti
Ogni compressa contiene 200 mg di ibuprofene, noto per la sua azione antinfiammatoria, analgesica e antipiretica. Contiene inoltre aspartame (15 mg) e sodio (2,37 mg) come eccipienti con effetti noti. Gli altri eccipienti includono etilcellulosa, biossido di silicio precipitato, ipromellosa, mannitolo, croscarmellosa sodica, magnesio stearato e aroma limone.
Indicazioni Terapeutiche
Nurofenteen è indicato per il sollievo temporaneo di:
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Mal di testa
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Mal di denti
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Dolori mestruali
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Febbre
È destinato all’uso in adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni.
Modalità d'Uso e Posologia
La posologia consigliata per adulti e adolescenti è:
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200-400 mg come dose iniziale
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Se necessario, 200-400 mg ogni 4-6 ore
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Dose massima: 1200 mg al giorno
Non è indicato nei bambini sotto i 12 anni. Le compresse si assumono oralmente, lasciandole sciogliere sulla lingua e deglutendo. Non è necessaria l’assunzione di acqua. Nei soggetti con sensibilità gastrica è preferibile assumere il farmaco a stomaco pieno. Il trattamento deve essere di breve durata: se i sintomi persistono oltre 3 giorni (febbre) o 4 giorni (dolore), consultare il medico.
Controindicazioni
Nurofenteen non deve essere utilizzato in caso di:
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Allergia all’ibuprofene o ad altri FANS
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Storia di ulcere gastrointestinali o sanguinamento
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Gravi insufficienze epatiche, renali o cardiache
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Disturbi della coagulazione o emorragie in corso
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Ultimo trimestre di gravidanza
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Grave disidratazione
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Precedenti reazioni allergiche gravi a FANS o acido acetilsalicilico
- Gravidanza e allattamento
Avvertenze e Precauzioni
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Utilizzare la dose minima efficace per il minor tempo necessario.
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Nei pazienti anziani, il rischio di emorragie o perforazioni gastrointestinali è più elevato.
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Usare con cautela in presenza di:
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Ipertensione
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Patologie cardiovascolari
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Insufficienza renale o epatica
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Asma o disturbi respiratori
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Lupus eritematoso sistemico
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Malattie infiammatorie intestinali (Crohn, colite ulcerosa)
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Il farmaco può mascherare i sintomi di infezioni (es. polmonite batterica, varicella complicata) e ritardare l’avvio di un trattamento adeguato.
Effetti Indesiderati
Tra gli effetti collaterali più comuni:
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Disturbi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, sanguinamenti)
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Reazioni cutanee gravi (es. sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica)
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Rischio cardiovascolare aumentato con dosi elevate (oltre 2400 mg/die)
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Reazioni allergiche acute, potenzialmente gravi
Sospendere immediatamente il trattamento in caso di segni di reazione allergica, rash cutaneo, ulcerazioni orali, difficoltà respiratorie o peggioramento della sintomatologia.
Conservazione
Conservare il prodotto a una temperatura non superiore a 25°C. Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Interazioni farmacologiche di Nurofenteen 200 mg
L’uso di ibuprofene deve essere evitato in associazione con acido acetilsalicilico (ASA) a causa del potenziale aumento di effetti indesiderati e della possibile riduzione dell’effetto cardioprotettivo dell’ASA a basse dosi. Si sconsiglia l’uso concomitante di più FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi-2, per evitare un incremento del rischio di eventi avversi.
L’associazione con corticosteroidi aumenta il rischio di ulcerazioni e sanguinamenti gastrointestinale. L’uso combinato con anticoagulanti come il warfarin può potenziare gli effetti anticoagulanti. L’uso contemporaneo con fenitoina, digossina, e litio può elevare i livelli sierici di questi farmaci, ma per trattamenti brevi (fino a 4 giorni) di solito non è necessario un controllo specifico.
Il rischio di emorragie gastro-intestinali aumenta con l’assunzione combinata con agenti antiaggreganti e inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRIs). L’efficacia di antipertensivi (ACE inibitori, beta-bloccanti, antagonisti dell’angiotensina II) e diuretici può diminuire con i FANS; in pazienti anziani o con compromissione renale, questa associazione richiede cautela e monitoraggio della funzione renale.
L’interazione con diuretici risparmiatori di potassio può portare ad iperpotassiemia, mentre con ciclosporina e tacrolimus aumenta il rischio di nefrotossicità. La somministrazione contemporanea con metotrexato può aumentare i livelli plasmatici di metotrexato e i suoi effetti tossici. L’uso con zidovudina può incrementare il rischio di emartrosi nei pazienti emofilici sieropositivi per HIV.
È raccomandato un controllo dei valori ematici di glucosio durante l’assunzione concomitante con sulfaniluree. Infine, l’uso combinato con inibitori potenti del CYP2C9 (es. voriconazolo, fluconazolo) può aumentare significativamente l’esposizione all’ibuprofene, richiedendo eventualmente una riduzione del dosaggio.
Effetti indesiderati comuni e rari
Gli effetti indesiderati più frequentemente osservati con ibuprofene sono di natura gastrointestinale e generalmente dose-dipendenti. Tra questi si annoverano nausea, vomito, diarrea, flatulenza, stipsi, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi e stomatiti ulcerative. Può verificarsi gastrite e, in casi più rari, ulcere gastrointestinali, perforazioni o sanguinamenti potenzialmente fatali, soprattutto negli anziani.
Altri effetti indesiderati includono edema, ipertensione e insufficienza cardiaca. L’uso ad alte dosi può aumentare leggermente il rischio di eventi trombotici arteriosi come infarto del miocardio o ictus. In rari casi sono state segnalate reazioni di ipersensibilità gravi, disturbi ematopoietici (es. anemia, leucopenia), disturbi psichiatrici (depressione, reazioni psicotiche), e problemi dermatologici gravi come sindrome di Stevens-Johnson o necrolisi epidermica tossica.
Altri effetti includono disturbi del sistema nervoso (cefalea, capogiro, insonnia), disturbi oculari (alterazioni della vista), tinnito, e patologie renali e urinarie, quali nefrite interstiziale e insufficienza renale.
Precauzioni in gravidanza e allattamento
L’uso di Nurofenteen 200 mg in gravidanza deve essere gestito con estrema cautela. L’inibizione della sintesi delle prostaglandine può avere effetti negativi sullo sviluppo embrionale e fetale, aumentando il rischio di aborto spontaneo e malformazioni cardiache, specialmente se utilizzato durante il primo trimestre. Inoltre, durante il terzo trimestre di gravidanza, l’uso è fortemente controindicato poiché può causare tossicità cardiopolmonare nel feto, insufficienza renale, e prolungamento del tempo di sanguinamento con rischio di emorragie alla madre e al neonato, oltre a inibire le contrazioni uterine.
Durante l’allattamento, l’ibuprofene passa nel latte materno in basse concentrazioni e arriva al bambino.
Pertanto sia durante la gravidanza che nell'allattamento il farmaco non è consigliato. Comunque, in entrambi questi casi, è necessario consultare il proprio medico prima dell'assunzione del farmaco al fine di valutare la soluzione più sicura per la madre e per il figlio.
Effetti sulla fertilità
L’assunzione di farmaci che inibiscono la sintesi delle ciclossigenasi e prostaglandine, come l’ibuprofene, può compromettere temporaneamente la fertilità femminile interferendo con l’ovulazione. Questo effetto è reversibile dopo la sospensione del trattamento.
Importante: se permangono dubbi o per necessità di approfondimento è fondamentale rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia. Questa scheda prodotto ha scopo puramente informativo e non costituisce né una prescrizione né una terapia.
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