SPIDIDOLPOCKET 12 BUSTINE DA 200 MG

Conservazione di SpididolPocket 200 mg

SpididolPocket 200 mg deve essere conservato a temperatura non superiore a 30 gradi Celsius per mantenere la sua efficacia e sicurezza. È importante evitare l’esposizione a temperature elevate per preservare la qualità del prodotto.

Avvertenze e precauzioni per l’uso

L’uso di SpididolPocket deve essere sempre limitato alla dose minima efficace e per il periodo più breve necessario a controllare i sintomi, per ridurre il rischio di effetti indesiderati. È fondamentale una valutazione del rapporto beneficio/rischio in presenza di malattie come lupus eritematoso sistemico (LES), malattie del tessuto connettivo, o disturbi metabolici come la porfiria acuta intermittente.

Si raccomanda una sorveglianza medica attenta in pazienti con:

• Ipertensione o insufficienza cardiaca, per rischio di ritenzione idrica ed edema

• Danno renale e disfunzione epatica

• Recenti interventi chirurgici importanti

• Patologie respiratorie croniche, febbre da fieno o polipi nasali, per rischio di reazioni allergiche e asma da FANS

• Storia di reazioni di ipersensibilità ad altre sostanze

Sicurezza gastrointestinale

L’uso di FANS, incluso SpididolPocket, può comportare rischi seri come sanguinamento, ulcerazioni e perforazioni gastrointestinali, anche potenzialmente fatali, che possono presentarsi con o senza sintomi premonitori.

Il rischio aumenta con:

• Dosaggi elevati

• Anamnesi di ulcera gastrointestinale complicata da sanguinamento o perforazione

• Età avanzata

• Uso concomitante di farmaci come corticosteroidi, anticoagulanti (warfarin), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), o agenti antipiastrinici

In tali casi, è consigliato iniziare con la dose minima e considerare la terapia protettiva con inibitori della pompa protonica o misoprostolo. Si raccomanda attenzione a qualsiasi sintomo addominale insolito e di interrompere l’assunzione in caso di emorragie.

Reazioni cutanee gravi

Molto raramente, i FANS possono causare reazioni cutanee gravi e potenzialmente fatali come sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica e pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG). Queste reazioni di solito si manifestano entro il primo mese di trattamento.

La comparsa di eruzioni cutanee, lesioni mucose o altri segni di ipersensibilità deve indurre alla sospensione immediata di SpididolPocket.

L’uso durante la varicella è sconsigliato per il rischio di complicazioni cutanee infettive gravi.

Effetti cardiovascolari e cerebrovascolari

L’uso di ibuprofene a dosi elevate (2400 mg/giorno) può aumentare il rischio di eventi trombotici arteriosi, come infarto del miocardio o ictus.

I pazienti con ipertensione non controllata, insufficienza cardiaca congestizia (NYHA II-III), cardiopatia ischemica, arteriopatia periferica o malattia cerebrovascolare devono usare ibuprofene solo dopo attenta valutazione, evitando dosi elevate.

Il trattamento a lungo termine in pazienti con fattori di rischio cardiovascolare richiede particolare cautela.

Interazioni farmacologiche

L’uso di SpididolPocket deve essere attentamente valutato in associazione con altri farmaci, tra cui:

• Altri FANS o salicilati, da evitare per rischio aumentato di ulcere e sanguinamento gastrointestinale

• Acido acetilsalicilico, per potenziale riduzione dell’effetto cardioprotettivo a bassi dosaggi

• Diuretici, ACE-inibitori, beta-bloccanti, antagonisti dell’angiotensina II, poiché i FANS possono ridurne l’efficacia e causare deterioramento renale

• Digossina, fenitoina, litio, con possibile aumento dei livelli plasmatici

• Metotrexato, da monitorare per rischio aumentato di tossicità

• Tacrolimus, ciclosporina, per rischio di nefrotossicità aumentata

• Corticosteroidi, anticoagulanti, agenti antipiastrinici e SSRI, per rischio aumentato di sanguinamento gastrointestinale

• Sulfaniluree, per potenziale interazione con i farmaci antidiabetici

• Zidovudina, probenecid, sulfinpirazone, baclofene, ritonavir, aminoglicosidi, antibiotici chinolonici, con vari effetti potenziali e necessità di monitoraggio

• Voriconazolo e fluconazolo, che possono aumentare l’esposizione a ibuprofene, richiedendo possibile riduzione del dosaggio

• Colestiramina, che ritarda e riduce l’assorbimento di ibuprofene; somministrare a distanza di alcune ore

Effetti indesiderati più comuni

Gli effetti avversi più frequenti riguardano il sistema gastrointestinale e includono:

• Nausea, vomito, diarrea, costipazione, dolore addominale, dispepsia

• Ulcere, sanguinamenti, perforazioni gastrointestinali (rischio più alto negli anziani)

Altri effetti segnalati sono:

• Reazioni allergiche, ipersensibilità, reazioni cutanee gravi

• Disturbi neurologici come cefalea, capogiro, insonnia

• Disturbi cardiovascolari come edema, ipertensione, palpitazioni

• Possibili alterazioni renali e epatiche

I pazienti devono sospendere il trattamento e consultare il medico in caso di sintomi gravi come dolore addominale intenso, sanguinamento gastrointestinale o eruzioni cutanee.

Uso in gravidanza, allattamento e fertilità

L’uso di ibuprofene durante la gravidanza deve essere evitato, specialmente nel terzo trimestre, per il rischio di gravi effetti sul feto come chiusura prematura del dotto arterioso, ipertensione polmonare e insufficienza renale.

Nel primo e secondo trimestre può aumentare il rischio di aborto spontaneo e malformazioni cardiache, pertanto va usato solo se espressamente concordato con il proprio medico curante.

Durante l’allattamento, l’ibuprofene passa in quantità molto limitate nel latte materno per tale motivo è opportuno consultare il medico prima dell'assunzione del farmaco.

L’ibuprofene può temporaneamente compromettere la fertilità femminile tramite l’inibizione della sintesi delle prostaglandine, ma l’effetto è reversibile dopo la sospensione del trattamento.

Importante: se permangono dubbi o per necessità di approfondimento è fondamentale rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia. Questa scheda prodotto ha scopo puramente informativo e non costituisce né una prescrizione né una terapia.